“Il potere nelle interrelazioni: sue declinazioni cliniche”

Il “potere”, inteso nella sua accezione positiva del “poter essere” e “poter fare”, si esprime come spinta vitale orientata al cambiamento, alla crescita personale e alla realizzazione di sé. Al contempo, da sempre, ma in particolare in questi ultimi anni, dal macro al micro, parlando di geopolitica o di fatti di cronaca legati all’ambito domestico, il termine “potere” viene associato alla violenza ed alla prevaricazione. Si parla sempre meno del “potere di”, ma sempre più del “potere su”. Sono tornati in auge, e non sempre a proposito, concetti come “patriarcato”, parlando delle dinamiche uomo/donna, sono nate subuculture come la teoria Redpil e il fenomeno degli incel, sono stati coniati neologismi come figliarcato, pensando al rapporto tra genitori e figli, sono nati nuovi mestieri sulla rete, basati sulla capacità di “influenzare”, si sono moltiplicati gli atti di violenza ad opera delle gang giovanili.

Nella stanza di terapia, esplorando i compiti vitali e lo stile di vita, inevitabilmente indaghiamo ed esploriamo il tema del potere come quel particolare tipo di relazione che gli esseri umani hanno con gli altri, col mondo e con se stessi.

Il potere connota una capacità attiva, influenzare un altro, tanto quanto una passiva, essere influenzati da un altro; non esiste, quindi, potere che si dia al di fuori di una relazione e non esiste relazione in cui non si dia una dinamica di potere. Il clinico con il paziente deve scoprirne gli equilibri e gli abusi, nell’ottica della co-costruzione di una gestione del potere che conduca ad un maggior benessere con sé e con gli altri.

L’obiettivo di questi incontri formativi è quello di approfondire, riflettere, confrontarsi da un punto di vista clinico su questi argomenti, per affrontare con maggiore efficacia i trattamenti psicoterapeutici e gli interventi di prevenzione.

(24 Febbraio – Torino – ore 9-17)
“Il dialogo tra le generazioni: legami di potere e di ri-conoscimento nella relazione genitori/figli oggi”

Come sappiamo il modello educativo è cambiato, passando dalla famiglia tradizionale, autoritaria, incentrata sull’obbedienza del figlio, a quella attuale, “affettiva” e autorevole, molto più attenta agli aspetti emotivi dei suoi membri e più morbida nel dare regole. Il rapporto tra genitore e figlio è diventato meno sbilanciato, meno asimmetrico, più paritario. Questa nuova ridefinizione di ruoli sembra aver condotto ad uno scenario socio-culturale caratterizzato da puerocentrismo narcisistico, da mancanza di riconoscimento della differenza, dalla difficoltà del genitore a distaccarsi dal figlio, dalla tendenza a sedurre invece che educare e accompagnare. L’eliminazione del concetto di potestà dei genitori, tradizionalmente intesa come complesso di poteri esercitati sui figli, non sempre, sembra essere stata sostituita con competenze genitoriali che rendano madri e padri capaci di essere guide, educatori che sanno indirizzare, contenere e confrontarsi con i figli. Il disorientamento dei genitori è stato oltremodo acuito dai rischi comunicativi derivanti dalla diffusione delle nuove tecnologie, dai social network e dalla cultura dominante votata all’individualismo, all’utilitarismo e alla legge di mercato.

L’obiettivo è quello di rintracciare le difficoltà e le risorse delle famiglie ed individuare delle strategie per ridefinire nella relazione genitori-figli un rapporto di cura responsabile, sia nei percorsi psicoterapeutici, che negli interventi di prevenzione e promozione del benessere.

(18-19 Maggio – Varazze – Residenziale)
“La dimensione del potere tra maschile e femminile: vivere nella dinamicità o nella staticità. Il fenomeno Incel e la Teoria Redpil”

Potenza sessuale, status sociale, mascolinità…questi alcuni dei concetti o degli status che sembrano essere maggiormente in voga o ricercati nel XXI secolo. Status o caratteristiche spendibili vuoi per il maschile vuoi per il femminile. E “vittime” di queste teorie sono le persone. Uomini e donne che vengono a trovarsi come schiacciate, sommerse o sottomesse senza possibilità alcuna di reagire. Femminicidi da una parte, uomini incompresi e svalutati dall’altra. In tutto questo, si colloca il fenomeno Incel e le sue declinazioni. Fenomeno che andremo ad approfondire ma che ben rappresenta l’uomo, il giovane e non solo, di questo secolo. Un confronto e una riflessione clinica volta alla sensibilizzazione su di una tematica così attuale e da non trascurare, nelle sue applicazioni psicoterapeutiche, preventive e di azione culturale.

(5 Ottobre – Cuneo – ore 9-17)
“Influencer e followers: una lettura psicodinamica”

 

Nel mondo moderno, sempre più “connesso”, dove parole come “like” e “follow” sono diventate parte integrante del nostro vocabolario quotidiano, è emersa sempre più una figura discussa ed ambita al tempo stesso: l’influencer. Persone, cioè, che influenzano e muovono una moltitudine di followers in tutto il mondo; attraverso Instagram, TikTok, YouTube … questi moderni leader, nel ruolo di attori o di intermediari, agiscono il loro potere su gruppi immensi di persone nella direzione da loro desiderata, in genere con obiettivi di marketing e di guadagno personali.

Cosa si muove da un punto di vista clinico all’interno di tali fenomeni? Qual è la natura psicologica di questi “rumorosi” legami social?

Durante la giornata formativa si prenderanno in esame alcuni aspetti di questi fenomeni complessi, comprese le ricadute sui processi di costruzione della personalità e il trattamento nei percorsi di psicoterapia.

 

(23 Novembre – Torino – ore 9-17)
“Gang, Crew e altre forme di aggregazione. Dinamiche di gruppo tra onnipotenza e fragilità in adolescenza”

 

Il periodo adolescenziale è caratterizzato da sfide evolutive che presentano luci e ombre e dall’emergere di strumenti cognitivi, emotivi e fisici che possono tradursi in un nuovo potere di azione su di sé e nel mondo. L’appartenenza al gruppo può diventare un analgesico, una possibilità di identificazione in un “potere” collettivo, un teatro per agire nel gruppo o nei confronti di ciò che al gruppo è esterno le forze aggressive, affettive e sessuali che caratterizzano il ribollire dello psicologismo dell’adolescente. Quale legame tra l’appartenenza e la libertà? Quali traiettorie di lavoro in psicoterapia con gli adolescenti?

 

Patrocinio ed organizzazione
A.Adler Institute Sas Torino

La partecipazione a tutti gli appuntamenti permette di ottenere 41,6 crediti ECM. Se interessati a tematiche specifiche è possibile iscriversi a singoli incontri.

Informazioni e iscrizioni:

SCHEDA D’ISCRIZIONE

SEDE:
Via Onorato Vigliani 123
10127 Torino

SEGRETERIA:
Tel +39 011 4182811
Dal Lunedì al Venerdì H9.00/13.00
[email protected]